La lore dei Boschi Proibiti

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I Boschi Proibiti sono un’area di Bloodborne. La lore di questa zona è intrecciata alla dottrina della Chiesa della Cura, alle ricerche dell’Accademia di Byrgenwerth e alle verità assolute celate all’interno dei labirinti del calice. 

Lo scisma tra Byrgenwerth e Chiesa della Cura

I Boschi Proibiti sono la zona che separa Cathedral Ward dall’antica Accademia di Byrgenwerth. Un’area caratterizzata da una fitta e selvaggia vegetazione: habitat di creature mostruose e serpentine. All’interno dei Boschi trovano dimora anche i folli e i reietti, esuli della città di Yharnam.

Si tratta di una zona che funge da protezione e che impedisce l’accesso a Byrgenwerth. Un tempo, gli studiosi dell’accademia guidata da Mastro Willem operavano in sinergia, perseguendo un unico grande obiettivo: il contatto con i Grandi Esseri e la ricerca delle Verità Assolute del Cosmo, delle quali essi erano custodi. Tuttavia, presto si fecero largo due approcci differenti.

Da una parte Laurence desiderava approfondire gli studi sul Sangue Antico: un fluido derivante dai Grandi Esseri, in grado di donare agli uomini abilità straordinarie. Dall’altra, le teorie di Mastro Willem si fondavano sull’intuizione (o insight), ovvero la forma più alta di conoscenza: un metodo di ricerca basato sull’intelletto e sull’ascensione.

Mastro Willem, infatti, aveva intuito la pericolosità del Sangue Antico. La sostanza era in grado di donare agli uomini abilità straordinarie, è vero, ma portava con sé una terribile minaccia: trasformava gli esseri umani in bestie feroci. Egli provò ad avvertire Laurence (“temi il Sangue Antico”), il quale non volle sentire ragioni. Laurence abbandonò l’accademia e fondò la Chiesa della Cura, della quale divenne il primo vicario.

La neonata organizzazione bandì l’Accademia e ne impedì l’accesso. I Boschi Proibiti, in questo senso, rappresentavano una vera e propria barriera, di arbusti e mostri, la cui funzione era bloccare la strada verso Byrgenwerth e, al tempo stesso, isolare Mastro Willem.

Un villaggio all'interno dei boschi proibiti.
Boschi Proibiti (Fonte: Bloodborne Official Artbook)

Il villaggio degli esuli all’interno dei Boschi Proibiti

In origine, i Boschi Proibiti erano, con tutta probabilità, la periferia agricola della città di Yharnam. All’interno della fitta foresta, infatti, spiccava un maestoso mulino, circondato da umili capanne di legno: un piccolo villaggio che si sviluppava sulle sponde di un fiume.

Qui, nel tempo, trovarono rifugio i folli e i reietti, cacciati dalla città di Yharnam

I Boschi Proibiti: la discarica dei fallimenti

Tra i chierici della Chiesa della Cura c’era Yosefka (o meglio, colei che ne prese il posto in modo fraudolento), una ricercatrice del Coro che cercava il contatto con i Grandi Esseri tramite rituali che comprendevano l’infusione di Sangue Antico su alcuni inermi abitanti di Yharnam.

Le sue ricerche si svolgevano nella clinica, situata a Yharnam, ma che comunicava con i Boschi attraverso un lungo tunnel sotterraneo. Tramite questo passaggio, alcuni di questi “esperimenti” trovavano la strada verso i Boschi Proibiti. Per questo motivo, non era raro, in alcune zone della foresta, imbattersi in piccoli grandi esseri: gli Emissari Celesti.

Gli Emissari Celesti

I gemelli Madaras e la Lega

Nei boschi proibiti abitavano anche i gemelli Madaras, due cacciatori cresciuti insieme a un gigantesco serpente, che si nutriva delle interiora delle bestie cacciate dai due fratelli.

La loro vita cambiò drasticamente, quando la loro strada incrociò quella della Lega: una confederazione di cacciatori, convinta di percepire l’impurità nel sangue degli uomini. 

I membri della Lega erano in grado di vedere i parassiti presenti all’interno del sangue degli uomini: la manifestazione fisica di tale impurità. I parassiti si formavano in seguito a comportamenti blasfemi o nel processo di trasformazione degli uomini in belve. Il compito della Lega era eliminare gli impuri, uccidendoli e distruggendo tali parassiti. A capo della lega vi era Valtr, che arruolò i due gemelli nella congregazione.

Dopo diverso tempo trascorso a cacciare, sotto l’egida della confraternita, i due fratelli si accorsero che all’interno del corpo del loro adorato serpente si erano sviluppati numerosi parassiti. Si parò di fronte a loro un grosso dilemma etico: perseguire la dottrina della congregazione o salvare la vita al loro compagno?

La decisione la prese il maggiore dei due che decise di uccidere il grosso rettile. Ciò portò il più piccolo dei gemelli alla follia, a tal punto da assassinare il fratello. Tale follia lo trasformò in un cacciatore ebbro di sangue e lo condannò per l’eternità all’Incubo del Cacciatore. 

Gemelli Madaras (Fonte: Bloodborne Official Artbook)

La connessione tra i Boschi Proibiti e i Labirinti Pthumeriani

A dispetto di quanto si possa credere, i Boschi Proibiti erano molto di più di una semplice zona di confine. Infatti, con tutta probabilità, si sviluppavano sopra gli antichi Labirinti Pthumeriani. E questa loro collocazione carica la lore di quest’area di importanza e misticismo, rendendoli più rilevanti nella storia di Bloodborne di quanto si possa credere.

L’intero territorio è disseminato di lapidi di dimensioni colossali: una testimonianza di antichi riti funebri praticati dagli pthumeriani durante la sepoltura dei corpi terreni dei Grandi Esseri ascesi a piani cosmici superiori. 

Tali rituali funerari, è facile intuire, riguardavano anche gli appartenenti di alto rango delle società pthumeriane. All’estremità della foresta, nei pressi dell’Accademia di Byrgenwerth, si ergeva la Tomba Proibita: omaggio alla Regina Yharnam, la più importante degli pthumeriami. Lì, a vegliare sulla sua anima, c’erano le Ombre di Yharnam, fedeli servitori della sovrana. Consumate dal desiderio irrealizzabile di ricevere la Comunione del Sangue dalla loro regina, si dedicavano alla caccia e banchettavano con il sangue di chiunque si imbattesse in loro.

Tomba Proibita

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