In Bloodborne, i membri di più alto rango della Chiesa della Cura costituivano il Coro. Si trattava di un’élite di intellettuali che erano, al tempo stesso, ricercatori, medici, chierici, esploratori degli antichi labirinti e cacciatori. La sua sede era il piano superiore della Grande Cattedrale.
Come per gli studiosi di Byrgenwerth e per i seguaci della Scuola di Mensis, l’obiettivo del Coro era l’ascensione del genere umano, attraverso la comprensione della Verità Straordinaria del Cosmo, propria dei Grandi Esseri.
Ebrietas la figlia del Cosmo
Ciò che distingue il Coro dalla Scuola di Mensis e Byrgenwerth è il metodo utilizzato per l’ascensione verso le verità cosmiche. Questo perché gli esploratori del Coro arrivarono più in profondità nell’esplorazione degli Antichi Labirinti, raggiungendo la zona di Isz.
Lì trovarono Ebrietas la Figlia del Cosmo: un Grande Essere abbandonato dai suoi simili e non ostile nei confronti degli esseri umani. Ebrietas, infatti, fu trasportata nelle segrete della Grande Cattedrale, dove iniziò un rapporto di collaborazione con gli studiosi del Coro.
Proprio come Mergo, Ebrietas era la figlia surrogata tra un Grande Essere e una donna pthumeriana ed era la fonte del Sangue Antico che inondava le strade di Yharnam: grazie alla cooperazione tra Ebrietas e Coro, la Chiesa della Cura poté attingere al fluido miracoloso.
Il metodo di ricerca del Coro
Ma il contatto diretto con Ebrietas ebbe anche altri benefici. I chierici del Coro svilupparono conoscenze e capacità straordinarie e impararono a padroneggiare la magia arcana. Tra queste conoscenze straordinarie, vi fu un’intuizione: l’utilizzo dell’acqua per raggiungere gli occhi della conoscenza di cui parlava Mastro Willem a Byrgenwerth. Se le infusioni di Sangue Antico rendono gli uomini straordinari dal punto di vista fisico, l’infusione di liquido all’interno del cranio potrebbe fornire il cervello di occhi, consegnando insight agli uomini.
Quello degli insight come via maestra per l’ascensione era un debito intellettuale che il Coro aveva nei confronti di Byrgenwerth, così come l’idea che l’umanità avrebbe dovuto abbandonare le proprie caratteristiche terrene per evolversi a un grado superiore. E l’influenza di Mastro Willem era visibile anche dal copricapo indossato dai membri del Coro: costituito da una benda che, coprendo gli occhi, limitava, a chi lo indossava, la vista terrena, innalzando quella della consapevolezza interiore (insights).
Ma in che modo l’acqua era così importante? Non lo sappiamo di preciso, ma possiamo speculare. C’è un collegamento tra Grandi Esseri e acqua. Kos, proveniva dall’oceano e Rom dimorava all’interno del Lago della Luna. Probabilmente, alcuni liquidi contenevano dei microscopici invertebrati: delle piccole lumache con qualità cosmiche, già rinvenute durante l’esplorazione dei labirinti pthumeriani.
Per comunicare con il cosmo, inoltre, i membri del Coro si avvalevano dei Giraluna, fiori che seguivano il ciclo lunare, tanto da adibire un’area della Grande Cattedrale alla coltivazione di queste piante. E la luna, si sa, è responsabile dell’andamento delle maree oltre ad essere spesso associata alla presenza di Grandi Esseri: Oedon e La Presenza della Luna, tra tutti.
L’Edificio Ricerche: la genesi del Coro
Da queste intuizioni nacquero i primi esperimenti dell’Edificio Ricerche, presieduto da Lady Maria molti anni prima della nascita del Coro. Il metodo consisteva in cospicue iniezioni di liquido nel cranio di abitanti di Yharnam, un misto di acqua e fluido cerebrale, che secondo la teoria dell’Edificio Ricerche era la forma embrionale degli occhi interni. Si trattava di esperimenti voluti e avallati da Mastro Willem, quando la dottrina di Byrgenwerth era ancora all’apice della sua influenza.
Tali ricerche, però, portarono a delle aberrazioni. I pazienti adulti dell’Edificio Ricerche non erano in grado di sostenere le massicce infusioni di conoscenza. La loro testa si gonfiava a dismisura, perdevano la vista e venivano condotti alla follia. Solo una parte di loro riuscì effettivamente a trasformarsi in qualcosa di simile a un Grande Essere. Tuttavia si trattava di creature senza intelletto e non in grado di gestire correttamente una così grande quantità di conoscenza: i Fallimenti Viventi.
L’Emissario Celeste
Il progetto dell’Edificio Ricerche naufragò con i Fallimenti Viventi e, anni dopo, ci fu lo scisma tra Byrgenwerth e la Chiesa della Cura, tra Laurence e Mastro Willem.
Ma non tutti i risultati raggiunti da Lady Maria vennero scartati. Nel Coro si fece strada un’altra sinistra convinzione.
Se l’esperimento dell’edificio ricerche fosse fallito perché effettuato su persone adulte? E se la mente dei bambini fosse meno compromessa dalle conoscenze umane e dall’esperienza di una vita terrena?
Così, i ricercatori del Coro decisero di fondare l’Orfanotrofio. Formalmente doveva sembrare un’iniziativa caritatevole della Chiesa della Cura: dare ristoro ai numerosi orfani di Yharnam, rimasti senza famiglia a causa della piaga delle bestie. Ma nella realtà dei fatti fu solo un espediente per seguire la strada tracciata dell’Edificio Ricerche.
Ed effettivamente funzionò. I bambini, che ricevettero il trattamento del coro, ascesero a un livello superiore di conoscenza, trasformandosi in forme embrionali di Grande Essere. Uno di loro, invece, raggiunse la forma finale, diventando l’Emissario Celeste: una semi-divinità in grado di far comunicare gli uomini con il Cosmo.