Lady Maria è il boss più importante del DLC di Bloodborne: The Old Hunters. È l’host dell’Incubo del Cacciatore e custode dei terribili segreti di Byrgenwerth, attorno ai quali si sviluppa l’intera lore.
Lady Maria della Torre dell’Orologio Astrale era un’abile cacciatrice di origini pthumeriane e discendente della Regina di Cainhurst, Annalise. Dalle sue origini deriva la maestria nell’utilizzo del sangue e del fuoco durante il combattimento. Era l’allieva prediletta di Gehrman, il Primo Cacciatore.
Lady Maria e il ruolo dell’Edificio Ricerche in Bloodborne
Oltre alle capacità in battaglia, Lady Maria era anche una brillante ricercatrice. Per questo motivo il rettore Mastro Willem la mise a capo dell’Edificio Ricerche, situato all’interno della Grande Cattedrale di Yharnam. Qui nacquero i primi esperimenti massivi sugli abitanti della città, con lo scopo di trascendere il piano esistenziale umano e raggiungere le Verità Cosmiche dei Grandi Esseri.
I cittadini di Yharnam fungevano da vere e proprie cavie, sulle quali condurre sperimentazioni crudeli e aberranti. Non sappiamo se gli abitanti della città fossero cooptati o volontari, tuttavia sappiamo che essi nutrivano molta fiducia nei confronti di Lady Maria. Una fiducia che, spesso, si trasformava in venerazione.
In cosa consisteva il metodo di Lady Maria? Le teorie, alla base dell’Edificio Ricerche, si fondavano su quanto osservato durante l’esplorazione degli Antichi Labirinti Pthumeriani. L’evoluzione dell’umanità si poteva perseguire in due modi.
- La Comunione del Sangue Antico.
- L’Insight: la conoscenza (o intuizione) del Cosmo, raggiunta tramite gli occhi interiori.
Sappiamo che la via prediletta da Mastro Willem era la seconda e l’Edificio Ricerche rappresenta il primo campo di prova per le teorie del rettore. L’obiettivo era far sviluppare gli occhi interiori alle cavie, tramite l’iniezione nel cranio di acqua e fluido cerebrale. Secondo Lady Maria tale pratica avrebbe portato i pazienti dell’edificio a sviluppare gli occhi interni.
Ai pazienti era inoltre affidato il compito di coltivare i Giraluna. Si tratta di particolari fiori che seguono il ciclo lunare, per loro stessa natura essi sono sempre rivoti verso la Luna, responsabile dell’andamento delle maree oltre ad essere spesso associata alla presenza di Grandi Esseri. Per questo motivo, Lady Maria era convinta che fossero un modo per entrare in contatto diretto con il Cosmo.
Ben presto, l’Edificio Ricerche si trasformò in un girone infernale. Un vero e proprio lazzaretto, dove gli abitanti di Yharnam venivano torturati e legati ai letti. La missione di Lady Maria fallì. I pazienti adulti non erano in grado di sostenere le massicce infusioni di conoscenza. Il loro cranio si gonfiava a dismisura, diventavano ciechi e impazzivano. L’unico risultato fu la creazione di un prototipo di Grande Essere: i Fallimenti Viventi, un’aberrazione senza intelletto.
Il massacro del Villaggio dei Pescatori
Contemporaneamente agli studi condotti da Lady Maria, giunse a Byrgenwerth la notizia del ritrovamento di un Grande Essere sulla spiaggia di un remoto Villaggio di Pescatori. Si trattava di Kos, una creatura cosmica venerata dalla gente del posto.
Secondo le voci, Kos e la popolazione del villaggio vivevano in simbiosi, proprio come accadeva a Pthumeru. E mentre nella cittadina si venerava il Grande Essere, i pescatori venivano ricambiati con prosperità e frammenti di conoscenza sulle Verità Straordinarie del Cosmo.
Con queste poche informazioni, Mastro Willem decise di organizzare una spedizione. Voleva vedere con i suoi occhi cosa stesse accadendo.
Lady Maria partecipò al viaggio, probabilmente convinta di trovare ispirazione per portare avanti le sue infruttuose ricerche. Con loro partirono anche Gehrman, Micolash e Rom.
Una volta giunti al villaggio, trovarono una società di persone semplici che vivevano in armonia con il Grande Essere Kos. Ma, apparentemente, non trovarono nessuna traccia delle Verità Straordinarie di cui si narrava.
L’unica a trarre beneficio dalla spedizione fu Rom, una delle studentesse più brillanti dell’Accademia di Byrgenwerth. Dopo il contatto con il Grande Essere, iniziò a manifestare una maggiore consapevolezza delle cose e ad avvicinarsi alle verità cosmiche, raggiungendo, una volta rientrati, lo status di Grande Essere e trasformandosi in Rom, il Ragno Ottuso (o vacuo).
Il miracolo accaduto alla ricercatrice spinse Willem e i suoi allievi a tornare al villaggio. La nuova spedizione, però, fu tutt’altro che pacifica. Gli studiosi si accanirono sul corpo di Kos e sugli abitanti del borgo, alla ricerca di qualsiasi traccia delle conoscenze cosmiche raggiunte dalla loro collega Rom. Non trovarono nulla, ma il risultato fu una carneficina. Il Grande Essere venne ucciso e la popolazione sterminata.
La morte di Lady Maria e la creazione dell’Incubo del Cacciatore
La strage del Villaggio dei Pescatori e la profanazione di Kos (e dell’Orfano che portava in grembo) lasciarono profonde cicatrici nella psiche di Lady Maria. È probabile che sia stata lei stessa, insieme a Gehrman, a compiere l’assassinio del Grande Essere, accecata dalle sue ambizioni. I due, con tutta probabilità, trafugarono dal suo corpo esanime il Terzo Cordone Ombelicale: una potente reliquia cosmica, da portare con loro per svolgere ulteriori ricerche.
Alla vista della carneficina compiuta sugli abitanti del villaggio, tuttavia, Lady Maria fu assalita da un profondo senso di colpa. Presa dallo sconforto, gettò la sua arma prediletta, il Rakuyo, nel pozzo del paese, ripromettendosi di non impugnarla mai più.
Rientrata all’Edificio Ricerche, Lady Maria non trovò pace. Fu colta dalla terribile consapevolezza di essere l’artefice di un altro silenzioso massacro, quello degli abitanti di Yharnam, usati come cavie per le sue ricerche. Qual era il prezzo da pagare per la ricerca della Verità? Quanti altri sarebbero dovuti morire sul cammino che portava alla conoscenza del Cosmo?
Il peso da portare si fece insostenibile. Lady Maria salì nella sala più alta della Torre dell’Orologio Astrale e si tolse la vita.
Il suo sacrificio, unito al pianto disperato dell’Orfano di Kos, diede vita all’Incubo del Cacciatore: un piano di esistenza onirico parallelo a quello degli uomini. La sua struttura ricorda un girone infernale, nato per nascondere il suo macabro segreto e punire per l’eternità i cacciatori ebbri di sangue di qualsiasi epoca.
A livello architettonico esso è una versione distorta di Yharnam e dei suoi sobborghi, dove spazio e tempo sembrano essere implosi, fondendosi in un disturbante agglomerato di strade e costruzioni senza logica. E dove i dannati sono destinati a combattere un’eterna Notte della Caccia tra le strade insanguinate di ciò che resta della città.
Gehrman, l’Automa e il Sogno del Cacciatore
Date le straordinarie qualità di Lady Maria, sia come guerriera che come ricercatrice, non c’è da stupirsi che sia stata l’allieva prediletta del Primo Cacciatore. Gehrman era un abile combattente e un acuto inventore. Iniziò a costruirsi questa reputazione già ai tempi dell’esplorazione dei labirinti pthumeriani condotta da Byrgenwerth.
Probabilmente la morte della sua pupilla lo spinse ad abbandonare l’accademia e seguire Laurence durante lo scisma che portò alla definitiva consacrazione della Chiesa della Cura. Ne divenne il Primo Cacciatore, cui compito era addestrare il braccio armato della nuova istituzione. Oltre a dirigere il nuovo esercito, Gehrman mise a punto una nuova tipologia di armi, in grado di trasformarsi a seconda delle esigenze dei cacciatori durante la battaglia.
A disposizione del Primo Cacciatore venne messa l’Antica Officina, nascosta nelle viscere della Grande Cattedrale. Qui Gehrman poteva addestrare i suoi allievi e creare nuove armi. Ma usò il laboratorio anche per costruire una bambola con le sembianze di Lady Maria, a testimonianza del fatto che egli non superò mai la sua morte. Cucì per la sua bambola abiti tradizionali delle donne di Yharnam, e non la divisa originale da cacciatrice di Lady Maria, come se volesse proteggerla dal tragico destino cui tutti i cacciatori sono condannati.
Il nuovo ruolo assegnatogli da Laurence diede a Gehrman uno scopo da perseguire e un motivo per vivere. Tuttavia, dopo il rogo di Old Yharnam, i vertici della Chiesa della Cura presero una decisione. L’antica officina venne chiusa, a favore della creazione di una nuova palestra, più moderna e strutturata.
Gehrman, ormai privo di ogni motivazione, fu convinto da Laurence a chiedere udienza a un Grande Essere, affinché potesse donare l’immortalità ai nuovi cacciatori chiamati a mondare le strade della città. Il morbo era ormai diventato endemico e le notti di caccia erano sempre più sinonimo di caos. Alla Chiesa della Cura serviva dunque un hub dove i cacciatori potessero allenarsi e rigenerarsi, in un ciclo infinito fatto di caccia e ristoro, in un alternarsi continuo tra sogno e veglia.
Il Terzo Cordone Ombelicale, strappato dal grembo di Kos, venne utilizzato per evocare la Presenza della Luna. Si trattava di un Grande Essere capace di plasmare un piano di esistenza parallelo: il Sogno del Cacciatore.
Le uniche condizioni poste da Gehrman erano che il sogno fosse identico alla sua officina e che la bambola che aveva costruito prendesse vita. Egli era convinto che, in questo modo, avrebbe trascorso l’eternità facendo ciò che amava: allenare nuove leve. Allo stesso tempo, credeva di potersi ricongiungere con Lady Maria.
Ma la realtà fu meschina. Gehrman si ritrovò intrappolato in eterno in compagnia di un Automa: una pallida imitazione della sua protetta. Lady Maria era piena di vita, curiosa e coraggiosa, ma questa scintilla non era presente nell’Automa, nonostante fosse dolce e premurosa. Un’ulteriore tortura nell’eterna prigionia.